La sessualità rappresenta una dimensione umana rilevante spesso esclusa dai progetti di vita delle persone con problemi o disabilità neurologiche. talvolta quest'area viene trascurata, a favore di altre importanti disagi che emergono in queste situazioni. Attraverso percorsi educativi e formativi è tuttavia possibile pensare a una sessualità dove il confronto, le informazioni, e lo scambio con il gruppo, possano tradursi in conoscenza personale e in una contemporanea riduzione di comportamenti problematici o inconsapevoli. Gli incontri hanno l'obiettivo di offrire spunti teorici che possano essere applicati per affrontare il tema con spontaneità, partendo dal presupposto che non esiste una sessualità speciale ma solo una di sessualità che deve fare i conti con impedimenti di natura diversa (biologica, corporea, comunicativa, ambientale.
Il laboratorio propone una serie di incontri sull'approffondimento delle tematiche inerenti all'argomento, le difficoltà comunicative e di rapporto con gli altri, l'analisi dello schema corporeo e l’identità che deriva dall’immagine che ciascuno ha di sé e di come percepisce se stesso e di come è percepito dagli altri. La persona con disagio spesso sente di non essere investita dalla stima e della valorizzazione affettiva e/o erotica, e quindi evita o talvolta percepisce la sessualità in maniera non adeguata.
Il bisogno sessuale non si attiene solo alla sfera del corpo e del piacere biologico, ma riguarda anche il bisogno di relazione, di amore, di scambio, e questo viene realizzato all’interno di una relazione affettiva.
La persona con disagio ricerca non tanto o solo l’accoppiamento sessuale inteso come rapporto intimo completo, quanto la necessità di soddisfare bisogni relazionali e affettivi rimasti senza risposta.